…e mi spiego…di quel che ha scritto Baricco come romanziere salvo solo una riga, a pagina 61 di City, 1999…”…non c’è in nessuna donna tutta la donna che c’è in un tacco a spillo perso per strada”…e qui si chiude  il talento di Baricco come scrittore…talento che ha messo tutto nel raccontare gli scritti altrui, e in questo per me è il più bravo in assoluto…ma, qualcuno potrebbe dire, come mai quell’unica riga? ( e poi, sarà davvero sua o del Prof. Martens? Boh)…eh, i tacchi a spillo di una donna…

…un pretesto dunque? sì, un pretesto…ma per dire cosa?…al tempo: avete presente come vanno in giro le donne oggi? Fusò…talmente stretti che…allora, ero appena arrivato al mio supermercato preferito (Italmark di Brescia, magari mi pagano per pubblicità manifesta, eh, ci vado dal 2006), sì, io sono un abitudinario (e considero le abitudini la migliore forma di ritualità… il rito – che molti percepiscono come una banalità, confondendo banalità con mediocrità, e quindi non accorgendosi che senza i riti, cioè la banalità, non saremmo nemmeno sopravvissuti come Specie – il rito, dicevo, è il nostro gancio con la vita: ci tiene sospesi, vero, ma spesso ci salva, finché una delle tante falci che esistono ci strappa da quel gancio)…e quindi ero lì nel parcheggio quando vedo scendere da una Mercedes una strafiga in tuta azzurra…strettissima: vedevo meglio che se fosse stata nuda…giuro, non ho contato i peli delle ‘vergogne’ come direbbero i preti bigottissimi, ma le vergogne erano lì…tranquille, ‘a esposizione’, e ai piedi?…ai piedi le snichers, che non si scrivono così, ma nemmeno la femminilità, se proprio vogliamo essere precisi…ma ormai è moda, e come direbbe qualcuno, la moda è l’azzeramento dello stile…una cosa del genere, che Oscar Wilde diceva meglio…

…siamo arrivati al punto, ecco: adesso vanno tutte in giro così: snichers, fusò che devono mostrare ogni oltraggio al pudore, di chi lo possiede (io ne sono salvo, non avendo pudore, non quel tipo), e guai a mettere un scarpetta con un tacco a spillo…negli anni ’80, quando io avevo chissà quali idee dell’Estetica Femminile, le donne erano tutte fasciate da tubini, reggicalze, calze con la riga (le più scostumate, ma anche le più disinvolte), tacchi a spillo, pure per andare a lavorare…e sembravano pronte per sfidare una qualsiasi spogliarellista di professione…e le scarpe di ginnastica (le snichers, altro non sono) se le nascondevano nella sacca per la palestra…ora, quando le vedi con quella tuta e le snichers ti chiedi: ma sono appena uscite dalla palestra o ci stanno andando?…macché fanno passerella…

..un’ultima considerazione…io, tutte le mattine, prendo la mia colazione al bar che si chiama Le Fornarine, al villaggio Badia, dove abito, e che ci faccio lì, tutte le mattine? Niente, fa parte della mia serie di riti, il primo…allora, una mattina entra una mammina bellissima con la figlia di, così a me pare, di 2, forse 3 anni…lei, la mammina con un fusò nero talmente stretto da replicare le ‘vergogne-a-vista’ della tipa del supermercato…e avreste dovuto vedere come se li aggiustava, come se li lisciava, come mostrava a tutti il suo: ‘sono o non sono una figa da letto?’…

…scusa Navoni, ma che c’entra Alessandro Baricco? Un cazzo!…che c’entra la letteratura con la vita? Un cazzo!…e il Prologo all’Iliade?…un altro pretesto ‘culturale’, via…del resto a questo serve l’erudizione, a mascherare la cultura…questa, la cultura, dovrebbe essere la risposta ai bisogni della Specie…l’erudizione, a far parlar di sé, e non importa in che modo…

2 pensieri su “Alessandro Baricco (grande diffusore di cultura, meno come autore)

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