…
Ho messo ai tuoi piedini il mio desiderio
C’ho messo la mia follia
Ho messo lì, sì lì, ai tuoi piedini le mie parole
Tutto il mio vocabolario
Senza chiedermi che avrebbe sortito
Ho messo ai tuoi piedini il mare con le sue onde
L’urlo di un vestito che ti fa sfacciata
Il cielo che cade a carezzare il tuo Patrimonio
Ho messo ai tuoi piedini il cuore che batte
Li senti?…li conti i battiti?…sicura?
Ho messo ai tuoi piedini ogni mia licenza
Ogni mia impudenza apprensione
Anche ogni mio azzardo
Ho messo ogni mio entusiasmo
Come fossero regali che ti avrei fatto a 15
16…18anni…quella bellezza tenera impulsiva
Incendiaria che non ho mai conosciuto
Ho messo ai tuoi piedini il mio amore
La puntata più alta a qualsiasi roulette
Ce la fai a dargli un senso?
…
(p.s.: I piedini in questione non sono quelli di Alexandra Neldel, che è comparsa dall’inizio di questo blog, e che ancora è lì, anche se adesso in una espressione imbronciata… perché lei? Boh! Non sono nemmeno quelli di Alice Nevers o di Chalize Theron…qualcuno penserà, Cenerentola…eh!…)
"...e poi Letteratura e Politica" 
Di qualcuna saranno i piedini…
Ciao Bruno
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Mi sono rifatto al mito dei Grimm…un solo piedino per quella scarpina. un piedino che non dovrà né tagliarsi un dito né un calcagno…ciao Emyly. Grazie del gradito commento
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Indipendentemente a chi appartengono i piedi, la verità è che la modella è una bellezza e i versi sono giustificati. Un saluto Bruno
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Grazie Manuel, sempre apprezzabili i tuoi commenti. Un caro saluto
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Immenso il gesto di affidare tutto ai piedini di una donna, adesso però devi fidarti che lei c’è la farà a dare a tutto un senso. Non sarebbe stato meglio mettersi alla pari?
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I piedini sono un buon inizio, via…
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Ahahah ok!
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